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Priorità al piano regolatore

FORMIA L’accorata denuncia dell’architetto formiano, Luigi Di Cola

Una proposta concepita per recuperare l’identità e rilanciare l’area

Formia Luigi Di ColaLa mia città continua ad essere 'bistrattata' sotto il profilo della programmazione urbanistica e così la spinta per un buon ritorno economico tarda, purtroppo, ad arrivare». E' la denuncia dell' architetto formiano Luigi Di Cola, circa l'andamento dell' evoluzione e crescita della città. «Se non si daranno al più presto soluzioni d'assetto territoriale capaci di recepire quali sono le reali esigenze di tutta la nostra ampia e complessa fascia comprensoriale - dice -, non si riuscirà mai ad avere una rispondente valorizzazione delle risorse economiche». Il riferimento poi non può che andare agli sviluppi annunciati in tema di Piano Regolatore: « L'elaborazione della Nuova Variante al P.R. G. - afferma - dovrà avere come principio basilare la valorizzazione del territorio come ritorno economico; se così non fosse, la città non sarà più riconoscibile e sfocerà in una caduta di credibilità. Sono convinto che non si riuscirà, in tempi brevi, a focalizzare, prevedere, programmare, attuare e conciliare di concerto le esigenze e le risorse reali della mia città. Le aspettative di crescita del territorio, anche se queste possono ritenersi alquanto complesse da conciliare, dovranno avere come unico fine e scopo l'amalgama tra mare, costa, mezza costa e montagna. Non è più accettabile che la pianificazione dal 1946 ad oggi, cinquant'anni, non ha ancora dato un'identità precisa e vera alla città». L'architetto ricorda poi l'altalenante storia che ha caratterizzato gli ultimi anni l'iter del PRG: «Gli architetti Giovannoni e Montuori hanno redatto il P.d.R. nel 1946, subito dopo il secondo conflitto mondiale; nell'aprile del 1961 si adotta il P.d.F. redatto dall' architetto Rossi e nel novembre del 1962 è approvato; nel contempo il comune bandisce un concorso nazionale di idee per la redazione del P.R.G.; il concorso è aggiudicato allo stesso architetto redattore del P.d.F., il P.R.G. dell'architetto Rossi è adottato il 29.10 1974; approvato definitivamente il 21.01.1980. Il 31.08.1995 l'architetto De Lucia presenta gli indirizzi programmatici per la pianificazione urbanistica della città di Formia, Variante al P.R.G. dell'architetto Rossi; ben cinque anni dopo, agosto 2000, ai fini della consultazione da parte delle forze sociali, è stata presentata ufficiosamente la Nuova Variante al P.R.G.; nel dicembre dello stesso anno è adottata in consiglio comunale. L'amministrazione di centPiano regolatore Formia Luigi Di Colaro destra, nell'insediarsi, vanifica non adottando la Variante dell'architetto De Lucia e dà un nuovo incarico a due professionisti di Roma. Oggi si parla di conferma d'incarico all'architetto De Lucia da affiancare ai professionisti di Roma. Cinquant'anni non sono bastati a dare a Formia un'identità di assetto urbanistico confacente alle aspettative della città di mare che essa è. Ci sarà, inevitabilmente, un altro lunghissimo periodo transitorio prima di arrivare a definire le linee programmatiche da seguire per la Nuova Variante da adottare ed approvare per dare a Formia un impulso di certezze, quel salto di qualità che porterà in discutibilmente verso una grande ricaduta economica e farà acquistare a Formia quel ruolo territoriale di guida del Golfo. Una Variante al P.R.G. che metta insieme grandi e piccole necessità e sappia dare aspettative concrete alla collettività, facendo acquistare al mare ed alle risorse connesse, il fulcro della programmazione urbanistica» . Quindi l'appello accorato: «Bisogna dare una assetto capace di far crescere il litorale, le zone a mezza costa, i monti, la viabilità, la portualità da diporto e passeggera, le risorse storico - artistiche - archeologiche, è un diritto - dovere ha nei confronti di tutta la collettività. Bisogna prodigarsi per fare di una situazione di debolezza un punto di forza e tutto in tempi brevi, anzi brevissimi, quindi credibili».