Joomla Templates and Joomla Extensions by ZooTemplate.Com

Rivoluzione Sostenibile

FORMIA L’Architetto Luigi Di Cola propone la riqualificazione dell’area

Promenade architecturale, mare e archeologia

Golfo Rivoluzione Sostenibile Luigi Di Cola

L’architetto Luigi Di Cola interviene nuovamente, offrendo un interessante spunto per la ristrutturazione e la valorizzazione del litorale formiense. Attraverso una disamina della condizione urbanistico - territoriale propone una particolare esperienza ecomuseale, capace di imitare le più note realtà nazionali ed internazionali. Lo spunto, seguito alla sua lunga esperienza, sembra poter far rinascere un territorio dalle mille sfumature e potenzialità troppo spesso sottovalutate. Seguendo i principi dello sviluppo sostenibile propone di valorizzare, riqualificando il complesso urbano che comprende Piazza della Vittoria, Piazzale delle Poste e l'Edificio del Comune, ponendo quest'ultimo al centro dell'assetto urbanistico - architettonico, «è un atto dovuto a Formia, dichiara l'architetto, sia come città di mare, sia come città di risorse archeologiche nascoste e circondata da monti che si ergono sino ed oltre i 1500  metri s.l.m». «L'ambito territoriale in questione ha una grossa valenza naturalistica, archeologica e significative connessioni con i punti più importanti che la città possiede, ma, denota Di Cola, non possiamo dire che ha un buon assetto urbanistico - architettonico. La promiscuità che ha oggi non può più essere accettata». Prospetta quindi la realizzazione di un 'POLO' emergente, attraverso il riassetto urbano a tutto campo, che abbia come obiettivo un grosso, qualificante ed importante intervento architettonico, proteso ad integrarsi con il mare e con tutte quelle funzionalità ed attività legate al tempo libero, alla ricerca archeologica, alla portualità da diporto e non. Con assoluta fermezza dichiara «Non credo che ci siano ostacoli insormontabili ad integrare il mare con Piazza della Vittoria, con l'Edificio del Comune (e questo, ripeto, dovrà essere l'elemento simbolo di tutta la progettazione), con le risorse archeologiche poste al di sotto dell'ambito in questione, con il porticciolo Caposele, con Villa Rubino, con le Piscine Romane, con il Muro di Nerva, con Marina di Castellone e e poi a monte, con l'anfiteatro ed il nucleo storico di Castellone». Intervenire, sull'Edificio del Comune riqualificandolo e sullo spazio prospiciente posto sia a raso, sia sotterraneo, ponendolo poi il complesso architettonico al centro della vitalità del mare, della banchina e della piazza, è come dare una marcia in più alla città. «In fase progettuale poi, consiglia l'architetto, con una buona sensibilità estetica, attraverso la fantasia e l'estro creativo, di chi interverrà, si dovrà dare un forte impatto emozionale a tutto il patrimonio architettonico emergente e non, mettendo in luce la storia, l'archeologia e le risorse naturalistiche, accostandole senza sovrapposizioni alla nuova architettura, alla città, al mare». Questa 'rivoluzione', in alcune importanti città di mare italiane, è già iniziata da tempo memorabile: «Il punto di partenza, secondo il tecnico esperto, è stato condividere le emergenze architettoniche esistenti ed il vivere il mare, la banchina, integrando di concerto l'ambiente cittadino e la vivibilità del mare». Dare a chi ci vive o al turista la possibilità di passeggiare sulla banchina posta a ridosso della città, potendo vedere il mare ora calmo o in burrasca, sorgere o tramontare il sole, fare quattro passi sul molo, lasciando la frenetica vitalità del centro urbano, tra un buon ristorante o uno spazio museale all'aperto, o scoprendo una zona archeologica sotterranea, o magari sentire il fischio di un rimorchiatore che sta per far attraccare una nave da crociera, è senza ombra di dubbio emozionante e salutare. Secondo Di Cola a Formia ed in tutto il Golfo, sin dai tempi antichi il mare è stato la linfa vitale di tutta l'economia locale, soloIl Golfo Rivoluzione Sostenibile Luigi Di Cola nella storia recente, la viabilità e gli edifici sono elementi separatori del fronte marino. Ritrovare gli spazi  necessari per riaprirsi al mare, offrendo di nuovo quel legame indiscusso con il fronte dell'acqua e le emergenze a terra, è senza dubbio importante, per ridare vitalità a tutta la città. «Partendo dall'Edificio del Comune, afferma l'architetto, e dando ad esso un riassetto architettonico proteso verso la banchina e trattandolo poi, come elemento cardine, che spinge la città ad incontrare il mare, possiamo dire, che potrà identificarsi con il passato, con il presente e determinane il futuro». «Riqualificare, quindi, il Complesso Architettonico del Comune e collegarlo con una grande 'promenade architecturale', seguendo le differenti altezze e lo snodarsi dei giardini pensili, è, conclude Di Cola, come andare dal cuore della città alla banchina, al mare, che, oltre ad avere sempre una visuale incontaminata, permetterà a tutti di calarsi prerompentemente nel cuore della vitalità quotidiana marinaresca».