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Progetto per una città dimenticata

FORMIA l’Architetto Di Cola presenta un piano per la riqualificazione del porto

Una proposta concepita per recuperare l’identità e rilanciare l’area

Progetto Porto Turistico Formia Luigi Di Cola

Le caratteristiche della città di mare formiana, dotata di risorse archeologiche e spazi di particolare interesse storico-culturale, ha rappresentato oggetto di interesse per molti architetti ed esperti del territorio, impegnati nella realizzazione di interessanti progetti di riqualificazione. Tra gli obiettivi, generalmente promossi: spazi verdi e museali all'aperto, passeggiate a mare su palafitta per vivere le aree archeologiche, posti barca per natanti da diporto, porto passeggeri, porto pescherecci, porto per le organizzazioni cooperativistiche destinate alla pesca sportiva, porto per le forze dell' ordine, stazione marittima, spazi edificati destinati alle attività connesse con le risorse marine, circolo nautico, zone panoramiche, ristorante: una serie di funzioni sintetizzate dal trinomio "Banchina - Piazza - Centro Citta". Tra i progetti di riqualificazione territoriale presentati, merita un accenno particolare per la complessità e la dovizia di contenuti, la proposta effettuata dall'architetto Luigi Di Cola, da sempre impegnato nella società civile e attento alle problematiche strutturali e ambientati della città di Formia. La sua, afferma Di Cola è una scelta progettuale concepita per dare un forte impatto emozionate; risolvere i problemi della vivibilità e del rapporto mare - baricentro della città; alleggerire il centro dal soffocamento; smuovere dall'inerzia l'economia della città con una intuizione chiara di sviluppo. Il mio progetto di riqualificazione e valorizzazione del tratto di mare prospiciente il centro abitato, rappresenta un viaggio urbanistico - architettonico che si integrerà a pieno titolo con il tessuto connettivo dell'aggregato urbano esistente, con la sua storia, con la sua crescita e rigenerazione". Un fronte quindi a protezione del nuovo (il porto in tutta la sua interezza) e del vecchio (le risorse archeologiche, il palazzo comunale, la città, facendo godere a chiunque il forte ed emozionante panorama dei monti e della città, dall'ormeggio, dal mare, dalla banchina. In tutto è stato progettato unendo con un intrinseco linguaggio architettonico - urbanistico  le figure geometriche basilari, simboli dell'intero impianto. Secondo l'architetto: "il tratto di mare prospiciente l'area archeologica di "Caposele", prima sarà scandagliato in tutta la sua interezza recuperando gli eventuali reperti archeologici, poi sarà attrezzato a porto turistico. La banchina è stata prevista di circa m. 1.000,00, con 8 pennelli a doppio attracco di m. 75,00. I posti barca per natanti da diporto disponibili saranno oltre 1.000. Sono previste inoltre, strutture a terra quali: circolo nautico ad un sol piano con relativo porticato, un varo, un faro, un ristorante, un belvedere. L'altro specchio acqueo prospiciente il molo "Azzurra" è stato progettato con funzioni quali: attracco per navi passeggeri, per traghetti ed aliscafi veloci (che collegheranno le isole flegree, le isole ponziane ed i porti maggiori del mediterraneo), attracco per la flotta pescherecci, attracco per natanti destinati alle cooperative di pesca sportiva, attracco per le forze dell'ordine. Gli edifici collocati sulla banchina avranno destinazione commerciale". La viabilità carrabile e pedonale sarà organica e di facile collegamento con la città, con gli imbarchi e con la vivibilità della banchina. Prevista anche una particolare attenzione per la presenza del verde cittadino, indicate: fioriture stagionali, aree museali all'aperto, alberature specifiche e caratterizzanti, come palmizi nani o di alto fusto, oltre al pino marittimo. I parcheggi sufficienti ed idonei per i visitatori della banchina, saranno anche di appoggio alle attività commerciali del centro abitato. Sono inoltre state previste altre zone di parcheggio su aree private, immediatamente a ridosso dell'area portuale. Per la questione "infrastrutture" i collegamenti con il centro della città e con la percorribilità nazionale saranno assicurati da un cavalcavia e da un tunnel. Mentre una piastra attrezzata, che prolungherà piazza della Vittoria sino a dieci metri dall' edificio postale esistente, individuerà, al di sotto di essa, un ulteriore parcheggio di circa 200 posti macchina, sopperendo a qualunque problematica legata al piano traffico. La passeggiata archeologica, altro elemento simbolo del progetto strutturato da Di Cola, partirà dal porticciolo romano CaposelProgetto Porto Turistico Luigi Di Colae e sinuosamente su palafitta, collegherà l'area della Villa Caposele, di largo Marina, dove si prevedono spazi attrezzati a verde e per rappresentazioni stagionali, con uno scenario naturale del muraglione megalitico esistente. I cantieri oggi esistenti in largo Marina, si sposteranno ad Est, dove sono già operanti altri, riqualificando l'intera area. Continuerà, attraversando l'area portuale con esili ponticelli a schiena d'asino, posti in punti strategici, permetteranno alle piccole imbarcazioni da diporto, condotte a remi, di avvicinarsi alla costa, alla spiaggia del "Cacone", sito di grande rilevanza archeologica, per la presenza di una serie di grotte, di un tracciato di strada romana posto al di sopra, mai messo in luce e del muraglione di Nerva. Gli spazi posti al di sopra saranno destinati a belvedere. L'intera elaborazione progettuale sembra di inestimabile interesse. Qualche perplessità sul piano parcheggi e sul potenziale impatto riconducibile alla riqualificazione del sistema di comunicazione con l'area archeologica. Continua il fermento su una città che, date le gran di potenzialità, merita effettivamente di essere valorizzata e recuperata per non cedere alla deturpazione e alla dequalificazione dettata dagli interessi di parte.