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Nuovo Piano Casa Regione Lazio – legge 11 agosto 2009 n.21, modifiche leggi 13 agosto 2011 nn. 10 e 12.

Lo studio LDC ha deciso di fare una piccola sintesi al fine rendere più comprensibili le regole del Nuovo Piano Casa della Regione Lazio - 2011/11/09

di Davide Di Cola

La legge si applica agli edifici:

- Legittimamente realizzati ed ultimati

- Non ultimati, sempreché vi sia il titolo abitativo

- Ultimati con titolo abilitativo

- Ultimati con titolo abitativo in sanatoria

- Situati in aree vincolate, previa acquisizione del nullaosta

La legge non si applica agli edifici ubicati:

- Nei paesaggi e nei nuclei storici individuati del PTPR

- Nelle aree con vincolo di in edificabilità assoluta

- Salvo eccezioni, nelle aree protette

- Nelle aree del demanio marittimo

- Nelle zone di rischio molto elevato individuate dai piani di bacino

- Nelle aree “strategiche, nel sistema della mobilità, delle infrastrutture, dei servizi pubblici e degli standard

- Nelle fasce di rispetto di strade pubbliche , ferroviarie, etc

- Nei complessi rurali, ancorché non vincolati del PTPR, che siano stati realizzati prima del 1930


Il piano casa andrà al vaglio della Corte costituzionale, nella parte che riguarda le deroghe al Piano paesaggistico, alle zone archeologiche e ai condoni sulle aree vincolate. Il resto del piano - la parte "abitativa" - è rimasta ed è operativa. Si fermano, dunque, almeno fino al pronunciamento della Consulta, una serie di ampliamenti e completamenti di edifici pubblici e privati di tipo commerciale e agli interventi in montagna.


Ecco le parti che il governo ha deciso di mettere al vaglio della Corte Costituzionale

- La sanatoria. La prima norma del piano casa della Regione Lazio finita nel mirino del Consiglio dei ministri è quella che impone al Comune di Roma di valutare entro 90 giorni tutte le richieste di condono che ancora giacciono al Comune: pratiche che, quindi, risalgono al 1985, 1994 e 2003. Scaduto il termine, scatta il principio del silenzio-assenso. Una sanatoria inaccettabile perché, argomenta il governo, il condono è materia di pertinenza statale

- Deroghe ai vincoli territoriali. Un articolo prevede una serie di deroghe ai vincoli e alle zone di tutela previsti dal piano territoriale paesistico e dal piano territoriale paesistico regionale per la realizzazione di opere di utilità pubblica. Le deroghe ai vincoli, è l'obiezione del Governo, devono essere coopianificate tra regione e ministero; a promuovere l'intesa per la coopianificazione, inoltre, è il ministero dei Beni culturali e non la regione

- Vincoli archeologici. Il terzo punto riguarda la norma che prevedeva un'impropria prevalenza della Regione sulla valutazione dei vincoli archeologici. «C'era una prevalenza ordinatoria sulla valutazione dei vincoli archeologici, ma anche quella è prerogativa del ministero» ha spiegato il sottosegretario al ministero dei Beni culturali, Francesco Giro

Scarica la sintesi ufficiale redatta dagli uffici della Regione Lazio

Scarica la legge regionale 11 agosto 2009 n. 21

Scarica la legge regionale 13 agosto 2011 n. 10