Privato - Arredamento
Tutto nacque per caso.
Un giovane laureando in architettura (Davide Di Cola) fece vedere dei bozzetti ad un suo caro amico mentre lavorava in officina. Nel sfogliare quei disegni si avvicinò uno dei titolari della struttura. Presto quel giovane laureando in Architettura conobbe la sua prima commessa. La committenza diventò presto amica e tuttora si custodisce un rapporto di profonda stima. L'idea era quella di voler rivestire un termo-camino in maniera originale, rompendo i canoni dei moduli standard che proponeva l'azienda costruttrice. I pensieri, le intuizioni, le idee, generano uno schizzo, ne nasce un gioco plastico tra volumi di rivestimento. Ogni volume dovrà avere uno spessore differente da quello adiacente e dovranno essere evitati scalettamenti a cresce o decrescere. Alcuni volumi dovranno protrarsi verso l'esterno diventando delle piccole mensole capaci di sostenere un qualsiasi oggetto. Il disegno viene accettato con entusiasmo e da li nascono gli studi sui materiali e le cromie. Verranno utilizzati due tipo di Marmi: cachemire white e azul baja. Man mano si definiscono tutte le dimensioni con i relativi spessori di ogni singola piastra di rivestimento per arrivare al giorno della posa in opera con tutti gli intagli.
Ricordo con nostalgia quel giorno, iniziammo alle 9:00 di mattina per terminare alle 19:00, io assieme al mio amico Massimo (il mio primo committente) e le maestranze. Quel giorno ho avuto la conferma di come anche un piccolo lavoro nasconde grandi imprevisti, il marmista sbagliò alcune misure, quindi alcune lastre erano differenti dal progetto. Senza perdermi d'animo, il muro adiacente diventò il mio tavolo da disegno e cominciai a definire la nuova composizione con lo sguardo sorpreso di tutti.
Sono molto affezionato a questo piccolo lavoro e ringrazio tuttora il mio amico Massimo che diede fiducia ad un giovane studente che con entusiasmo esprimeva la sua passione per l'Architettura.
