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Progetto del "Piano di recupero del centro storico di Castellonorato" -


Cenni storici

Progetto di recupero urbano del borgo di Castellonorato di Formia Luigi Di Cola

Tra il 1486-90 Onorato I, conte di Fondi, magnifica figura di guerriero medioevale, costruiva Castellonorato, un nuovo borgo fortificato in un posto che pareva fosse stato creato appositamente dalla natura, sopra uno sperone di roccia lungo e stretto orientato da Sud-Est a Nord-Ovest a circa 300 m. s.l.m..

L’impenetrabile cerchia di mura e la ripidezza della roccia circostante da una parte lo proteggevano dagli assalti dei predatori e dai nemici, dall'altra ne hanno impedito l’eventuale espansione e sviluppo.

Lo schienale roccioso su cui è stato edificato Castellonorato e un risalto lungo e stretto, fra la montagna ripida e la pianura verso il mare.

Le caratteristiche delle abitazioni sono con murature prive di finestre nella parte inferiore e qualche torre di cinta, facendone dalle origini una piccola roccaforte.

A questa vi si accedeva, come vi si accede ora, da due porte, una posta su fianco di mezzogiorno, a cui si accede tramite una ripida scalinata, che nell'ultimo tratto è coperta da archi a volte che sorreggono le case sovrastanti (Capo la Porta), l'altra sul punto più alto a oriente (Capo la Terra). . Alla punta opposta era situata un’uscita secondaria e di soccorso che 'passava entro e sotto le case, fra massi enormi emergenti (Il Cauto).

Castellonorato era ed è attraversato da una sola strada, larga da tre a quattro metri, con qualche vicolo ortogonale cieco ai lati. Questi vicoli, concepiti soltanto per accedere a qualche abitazione o stalla, nessuno al di fuori del (Cauto), accede all'esterno. La cinta fortificata evidente ancora era completata dalla rocca verso EST. Di essa è individuabile solo la torre centrale. Castellonorato ha un ben individuato impianto urbanistico, le due entrate, il cauto e i vicoletti radi e irregolari.


Recupero Urbano del borgo di Castellonorato Formia Luigi Di Cola


Situazione attuale

 

Castellonorato è abitato più o meno da un centinaio di abitanti la volumetria distrutta dall'ultimo conflitto mondiale e ancora non recuperata e quasi pari al 50 % di quella attualmente ricostruita.

Alcune abitazioni hanno subito dei processi di trasformazione edilizia consistente, con aggiunte di elementi avulsi e poco consoni al concetto vero e proprio di recupero conservativo strutturale e funzionale.

Le superfetazioni hanno dato un nuovo sky-line all'abitato.

La strada principale, così i vicoli a livello di rampa o gradoni, sono cementati.

Gli impianti tecnologici, l'elettrico e telefonico a vista, mentre è affiorante un impianto di raccolta delle acque scure compromesso dall'immissione nella stessa rete delle acque chiare meteoriche.

Le emergenze architettoniche il torrione a sud-est, la torre dell'orologio, la torre quadrata quest'ultima completamente restaurata, così le tracce di muratura di cinte scandite da alcune finestrelle di avvistamento, e caratterizzano ancora l'impianto fortificato, le due chiese e la cappella, la torre dell'orologio con il sacrato posti al centro, sono gli elementi architettonici di notevole pregio.

La destinazione d'uso dei singoli fabbricati è solo abitativa e le costruzioni hanno una distribuzione a diversi livelli da un piano con il sottostrada due o tre e quattro piani.

Solo il sacrato delle chiese è uno slargo aggregativo.

Su dei fabbricati distrutti si notano ancora le macine in pietra di frantoio e di altra attività artigianale, segno tangibile dell'operosa gente del paese.



Progetto di Recupero Urbano del Borgo di Castellonorato Formia Luigi Di Cola


L’Intervento

 

Il P.d.F. si pone come obiettivo, sia a livello urbanistico sia architettonico, la funzionalità del centro storico per favorire il rientro demografico, riportando così all'interno dello stesso centro 300 abitanti intervenendo con le seguenti modalità:

Il recupero di tutte le abitazioni distrutte all'ultimo evento bellico fatta eccezioni di una sola, date le

caratteristiche e la posizione che sarà destinata a slargo aggregativo e sociale.

La riqualificazione dei servizi.

La possibilità di utilizzare, eventualmente, a chi vuole attivarsi, per intraprendere attività artigianali o commerciali, nei piani terra o al massimo il 1° piano delle abitazioni lungo l'asse viario principale.

La riqualifica degli impianti tecnologici comuni e di ogni singola abitazione.

Il potenziamento della rete di smaltimento delle acque migliorandone la funzionalità.

L'arredo urbano.

Il recupero del fabbricato al di sotto delle due chiese a Sud, distrutto dall'ultimo conflitto mondiale, portandolo con due piani interrati a livello strada e per poi utilizzare lo slargo come spazio aggregativo a scopo sociale.

Il piano del colore.

La pavimentazione della strada principale e dei vicoli.

L'impianto d’illuminazione interno al nucleo ed esterno.

La sistemazione dello slargo posizionato ad Est per parcheggio da dare eventualmente in gestione.

L'intervento di restauro conservativo delle due chiese e della torre dell'orologio e di quella quadrata.

La sistemazione del "suppigno" e del sottopasso.

La sistemazione del tratto di mura all'ingresso del paese.

Il ripristino del "Cauto".

La cura degli orti e dei giardini di pertinenza.

Il collegamento pedonale tra Via S. Rocco e la strada principale del centro storico.

La localizzazione negli alloggi ristrutturati in albergo diffuso.


Progetto di recupero urbano del borgo di Castellonorato di Formia Luigi Di Cola


Progetto di recupero urbano del borgo di Castellonorato di Formia Luigi Di Cola


La piazza

Progetto di Recupero urbano del Borgo di Castellonorato di Formia Luigi Di Cola


Il rudere

Progetto di Recupero Urbano del Borgo di Castellonorato di Formia Luigi Di Cola


La riqualifica urbana

Progetto di riqualifica urbana del borgo di Castellonorato di Formia Luigi Di Cola


Studio degli elementi di dettaglio

Progetto di recupero urbano del borgo di Castellonorato di Formia Luigi Di Cola


Progetto di recupero urbano del borgo di Castellonorato di Formia Luigi Di Cola


Progetto di recupero urbano del borgo di Castellonorato di Formia Luigi Di Cola